A Parma il 26 e 27 maggio 2009. E’ trascorso un secolo da quando il Premio Nobel per la fisica venne assegnato per la prima volta a un italiano: Guglielmo Marconi.

Lo scienziato bolognese era giovane – aveva 35 anni - ma il prestigioso riconoscimento gli venne conferito al termine di un programma straordinariamente intenso di lavoro durato all’incirca 15 anni.

All’inventore della radiotelegrafia - ovvero della trasmissione di segnali a distanza senza l’ausilio di fili, sistema che tuttora, in ogni parte del mondo, si chiama “wireless” - viene dedicato a Parma un interessante ciclo di eventi dal titolo “1909-2009: Guglielmo Marconi a cento anni dal Nobel” (dal 22 maggio al 31 ottobre).

L’iniziativa, promossa dalla Casa della Musica nell’ambito delle attività di ricerca e divulgazione della Casa del Suono, è particolarmente significativa: organizzata in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Marconi, con il Comitato Nazionale per il Premio Nobel a Guglielmo Marconi e con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit), si articola in un ricco calendario di appuntamenti culturali alla cui realizzazione hanno partecipato anche l’Istituto tecnico industriale statale “Leonardo da Vinci” e il Liceo scientifico “Guglielmo Marconi” di Parma, oltre alla sezione locale dell’Associazione Radioamatori Italiani.

< Il centenario del Premio Nobel a Marconi - come spiega Marco Capra, presidente e responsabile scientifico della Casa della Musica – è una preziosa quanto imperdibile occasione per proporre un programma di iniziative che ricordano e rinnovano l’attualità di Marconi. Pioniere di una vera e propria rivoluzione nelle telecomunicazioni, di cui divenne simbolo vivente, Guglielmo Marconi dedicò l’intera carriera agli sviluppi della radio combinando doti scientifiche e qualità imprenditoriali, formidabili intuizioni e fortissima determinazione.

A questa straordinaria figura di scienziato, la cui invenzione e i relativi sviluppi rappresentano ancora oggi un potente strumento a disposizione dell’umanità, la Casa della Musica dedica due mostre e una serie di incontri che si svolgeranno principalmente all’interno della Casa del Suono, innovativa struttura destinata allo studio e alla divulgazione delle tematiche inerenti l’evoluzione tecnologica e i risvolti sociali dei sistemi di riproduzione e trasmissione del suono>.

Il ciclo di eventi avrà inizio venerdì 22 maggio, alle ore 11, con l’inaugurazione di due mostre: “Radio d’epoca dalla collezione Patanè” e “Guglielmo Marconi: il pioniere delle radiocomunicazioni, Premio Nobel per la fisica 1909”.

La prima mostra ospita alcuni tra i pezzi più importanti della collezione Patanè, preziosa raccolta di oltre 400 strumenti per la riproduzione del suono appartenuta a don Giovanni Patanè e attualmente conservata alla Casa della Musica, ivi trasferita in comodato d’uso dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni.

Le radio esposte in mostra, che si aggiungono a quelle presenti nel Museo della Casa del Suono, sono state scelte individuando tipologie particolarmente significative: radio Marconiphone e Marconi, radio militari-navali e radio portatili dalle origini agli anni Sessanta.

La mostra su Guglielmo Marconi, invece, ripercorre le principali tappe della carriera dello scienziato: dai primi esperimenti nella casa paterna al trasferimento in Gran Bretagna fino all’avvio della grande avventura del “wireless”; dallo sviluppo della radiotelegrafia al “broadcasting”, dal conseguimento del Nobel al testamento scientifico. La mostra è stata realizzata dalla Fondazione Guglielmo Marconi (www.fgm.it) ed è promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Premio Nobel a Guglielmo Marconi (www.marconicentenarionobel.it).

Martedì 26 maggio alle ore 10.30, nella Sala dei Concerti della Casa della Musica, conferenza dal titolo “Guglielmo Marconi: alle origini del wireless”. Relatrice Barbara Valotti, coordinatrice delle attività museali della Fondazione Marconi.

A seguire “Le onde radio viste da vicino”, dimostrazioni dal vivo a cura dell’Itis “Leonardo da Vinci” e dell’Associazione Radioamatori Italiani di Parma.

Mercoledì 27 maggio alle ore 10.30, nella Sala dei Concerti della Casa della Musica, conferenza di Gabriele Falciasecca, presidente della Fondazione Marconi e docente alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, sul tema “L’eredità scientifica di Guglielmo Marconi”. Seguiranno dimostrazioni dal vivo come nell’appuntamento precedente.

Alla Casa del Suono, da maggio a ottobre, visite guidate gratuite alle due mostre su Guglielmo Marconi e sulle radio d’epoca dalla Collezione Patanè. In particolare, alle ore 11 di sabato 6, 13, 20, 27 giugno e sabato 3, 10, 17, 24, 31 ottobre le viste guidate saranno a cura di Carlo Vignali dell’Associazione Radioamatori Italiani, Sezione di Parma. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0521 031103.

Guglielmo Marconi, nato a Bologna nel 1874 e morto a Roma nel 1937, condusse i primi esperimenti nel 1895 a Villa Griffone, la dimora paterna di Pontecchio sulle colline bolognesi, e l’anno successivo si trasferì a Londra, dove la sua invenzione seppe destare immediato interesse. Per 40 anni Marconi si impegnò sia al miglioramento tecnico dell’acquisizione raggiunta sia alla diffusione del nuovo sistema, associando al ruolo di scienziato quello di imprenditore.

Nel 1901 realizzò la prima trasmissione via radio da una sponda all’altra dell’Oceano Atlantico e nel 1909 ricevette il Premio Nobel per la fisica. Dopo il 1918 fu chiamato dal Regno d’Italia ad alti incarichi diplomatici e politici. Bilingue (la madre era irlandese), Guglielmo Marconi non esitò mai a definirsi italiano come individuo, cittadino del mondo come scienziato.
PARMA, 19 MAGGIO