Tutto ciò che devi sapere sul sistema H.A.A.R.P.

Lo scienziato dott. Nicholas Begich - attivista della campagna contro HAARP - descrive tale programma come "...una tecnologia di onde elettromagnetiche che raggiungono aree della ionosfera (lo strato più alto dell'atmosfera) si concentrano su di essa e la riscaldano. A quel punto le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla terra e penetrano qualsiasi cosa - viva o morta..."

La dottoressa Rosalie Bertell descrive HAARP "...una gigantesca stufa in grado di causare la principale spaccatura della ionosfera.

Nel febbraio 1998, in risposta ad un rapporto della signora Maj Britt Theorin - parlamentare europea e avvocatessa pacifista - il Comitato per gli Affari Esteri, la Sicurezza e la Difesa ha tenuto audizioni pubbliche a Bruxelles sul programma H.A.A.R.P

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Il "Motion for Resolution" del Comitato sottoposto al Parlamento Europeo "...In virtù del suo esteso impatto sull'ambiente considera HAARP un problema globale."

 

UE implicazioni legali, ecologiche ed etiche siano esaminate da una istituzione internazionale indipendente; il Comitato esprime rammarico per il reiterato rifiuto dell'Amministrazione degli Stati Uniti di fornire pubblicamente informazioni sui rischi pubblici ed ambientali del programma H.A.A.R.P...

 

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La richiesta del Comitato di definire un "Protocollo Verde" sugli "impatti ambientali delle attività militari", è stata casualmente lasciata cadere nel vuoto con la motivazione che il Parlamento Europeo manca della necessaria giurisdizione per indagare sui "rapporti tra ambiente e difesa".

 

Bruxelles era ansiosa di evitare uno scontro con Washington.

Processo verbale del parlamento Europeo 1999:

http://www.europarl.europa.eu/pv2/pv2?TYPEF=A4&PRG=QUERY&APP=PV2&FILE=BIBLIO99&NUMERO=5&YEAR=99&PLAGE=1&LANGUE=IT

Articolo tratto da Disinformazione.it: "Climi di guerra"

http://www.disinformazione.it/climidiguerra2.htm


Relazione tra l'ENMOD del '77 e H.A.A.R.P. (in inglese):

http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=16413


Trattato ENMOD completo:

http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=16413


Firmatari:

http://www.sunshine-project.org/enmod/parties.html


Infine un articolo che vuole affermare che H.A.A.R.P. è un arma:

http://www.intermarx.com/ossinter/clima.html


Intervista al generale Fabio Mini con audio:

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=17573


BREVETTO H.A.A.R.P.

 

Ovviamente oltre queste informazioni ce ne sono molte altre vi invitamo a segnalarci eventuali argomenti che si aiuteranno ad arricchire questa nota.

Grazie.
Fonte: https://www.facebook.com/note.php?note_id=192439767461977

 


 


La seguente notizia è prelevata da: Giornalettismo

 

LA STORIA DI HAARP – In Alaska c’è una località che si chiama Gakona presso cui è stato installato un centro di ricerca che consiste in una rete di antenne che occupa una superficie di circa 28 acri, un generatore Diesel e un radiotrasmettitore; il tutto collegato ad un laboratorio di controllo. L’area occupata dall’impianto è relativamente vasta, le antenne sono connesse tra di loro e sostenute da 180 tralicci alti ciascuno poco più di 20 metri e sono progettate per lavorare sulle due polarizzazioni orizzontale e verticale. L’impianto di generazione dell’energia elettrica utilizzata per alimentare il trasmettitore e per gli altri impianti (illuminazione, strumenti eccetera) ha una potenza di circa 10 Mega Watt; il trasmettitore è in grado di generare una potenza teorica di 3,6 Mega Watt, ma come tutti i trasmettitori di potenza lineare di classe AB, deve funzionare al 45% – 50% circa della potenza massima.

 

IL TERMINE DI PARAGONE – Per avere un termine di paragone, possiamo dire che Radio Vaticana, in onde corte trasmette con una potenza di 500KW, Radiouno da Milano in onde medie con una potenza di 600KW, una radio nazionale francese in onda media emette un segnale da 1 Megawatt. Il sito e il progetto sono gestiti da alcune istituzioni militari degli Stati Uniti d’America e quindi dal Governo; gli scienziati che vi lavorano e che partecipano alle ricerche appartengono ad alcune tra le più importanti università americane come ad esempio Stanford, Boston College, Maryland, Massachusetts, MIT, UCLA e altre. Il sito ufficiale è ricco di spiegazioni e fotografie e sono inoltre disponibili due webcam alle quali si accede da internet; è anche possibile, periodicamente, visitare l’impianto e porre domande agli addetti, raggiungibili anche via e-mail. I dati rilevati sono disponibili in rete quasi in tempo reale e in rete ci sono a disposizione moltissime foto. Il programma di ricerca di chiama High-Frequency Active Auroral Research Program, più conosciuto come HAARP.

 

IL PIU’ AVANZATO – Esistono progetti simili in altri Paesi, ad esempio in Norvegia e in Russia ma gli Stati Uniti si vantano, all’interno della comunità scientifica internazionale, di poter disporre di un impianto più potente e avanzato di tutti gli altri. A cosa serve HAARP? Fondamentalmente per studiare la ionosfera,  utilizzata come riflettore per le comunicazioni radio in onde corte, quelle cioè convenzionalmente comprese tra una frequenza di 1,6 MHz a 30 MHz e corrispondenti all’incirca ad una lunghezza d’onda che va da circa 200 metri a 10 metri. Per alcuni, HAARP significa esperimenti oscuri e pericolosi, tecnologicamente avanzatissimi, capaci di manipolare l’atmosfera, il clima, di indurre terremoti (non a caso, ma in zone precise), di influire sulla natura e sulla mente umana. Per quale motivo sono convinti di tale complotto contro l’Umanità e non accettano i dati ufficiali delle Autorità americane e le osservazioni della comunità scientifica? Come nel caso delle scie chimiche, le motivazioni sono molteplici, tutte collegate tra di loro ma essenzialmente riconducibili a pochi elementi di partenza.

 

E’ GROSSO, SARA’ CATTIVO! – Il primo è che si tratta di un impianto dalle dimensioni imponenti, con un notevole impatto visivo, e che lascia presupporre potenze gigantesche che possono influire pesantemente sull’atmosfera. Un altro motivo, forse il più importante e comunque citatissimo in tutti i blog, le pagine facebook e i siti internet che si occupano dell’argomento da quel punto di vista, è quello che fa riferimento a un fisico che si chiama Bernad J. Eastlund, (1938-2007) il quale fra le altre cose, ha depositato una serie di brevetti, di cui uno in particolare, negli anni ’80, intitolato “Metodo e apparato per modificare una regione dell’atmosfera terrestre, ionosfera /o magnetosfera”. Il testo è rintracciabile facilmente in rete, sia in lingua originale che anche tradotto in italiano, quasi sempre per mezzo del traduttore automatico, quindi non proprio semplice da contestualizzare. Le teorie e i brevetti di Eastlund sono in parte lo sviluppo degli studi di un altro scienziato per molti versi eccezionale, Nikola Tesla, la cui vita è densa di circostanze misteriose e mai del tutto chiarite. Per l’ipotetica applicazione di questo “metodo”, era necessario che le sperimentazioni avvenissero presso uno dei poli, per le particolari condizioni del campo magnetico terrestre.

 

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LE ATTIVITA’ – Alcuni anni dopo il deposito del brevetto, proprio “vicino” al circolo polare iniziavano le attività di HAARP, che si propone di compiere esperimenti sulla ionosfera, sulle onde radio e sull’attività solare. Il testo del brevetto non fa alcun riferimento ad HAARP e i disegni allegati al brevetto illustrano impianti che con HAARP hanno molto poco a che fare, tuttavia si è creato un movimento d’opinione che tende ad avvalorare l’ipotesi secondo cui HAARP sviluppa le idee di Eastlund trasmettendo fasci di onde radio verso la ionosfera. Tali fasci di onde creerebbero una specie di effetto lente, modificando la ionosfera a piacimento per poter influire sul clima, indurre terremoti, disturbare le trasmissioni radio, interferire con i satelliti, distruggere aerei in volo. Un terzo tema al quale i sostenitori della teoria si agganciano è il contenuto di un libro divenuto famoso, intitolato Angels don’t play this haarp (Gli angeli non suonano quest’arpa); un titolo pittoresco per un libro considerato una specie di Vangelo attraverso il quale il principale autore Nick Begich, spiega e sviluppa la teoria del complotto raccogliendo quelle che a lui sembrano “prove”.

 

LA VERITA’ (?!) – Da molti anni gli scienziati vanno spiegando che per poter disporre di un segnale radio in grado di modificare la ionosfera così come teorizzato da Eastlund, ci sarebbe bisogno di alcune cose. Semplificando al massimo: (ci scusino gli addetti ai lavori, i fisici, gli ingegneri, gli elettrotecnici, le persone di scienza in generale, e anche i radioamatori, che per essere tali devono superare un esame teorico) occorre un segnale molto più potente di quello che HAARP è in grado di generare e per prima cosa sarebbe indispensabile cambiare il generatore di elettricità: il segnale radio emesso da un qualsiasi trasmettitore è legato infatti alla potenza di alimentazione. In altre parole per alimentare un trasmettitore migliaia di volte più potente, sarebbe necessario una centrale elettrica proporzionata. Sarebbe anche necessario che il segnale emesso dalle antenne fosse direzionato in un punto relativamente ristretto della ionosfera, rispetto a quello che la tecnologia oggi ci consente.

 

COME SAREBBE – Il lato della superficie su cui sono disposte le antenne che oggi è di circa un chilometro, dovrebbe essere moltiplicata per almeno 22, e i tralicci dovrebbero essere alcune migliaia e non 180. Ma si tratta di calcoli approssimativi, utili giusto per avere un’idea vaga. Il segnale che si riuscirebbe a inviare alla ionosfera, sarebbe comunque molto più debole di quello emesso della radiazione solare, la quale è l’unica in grado di trasformare le condizioni della ionosfera. L’unità di misura più consona per capire l’impatto che un segnale può avere sulla ionosfera è la densità di potenza, cioè la quantità di segnale per metro quadro. Considerando i parametri di HAARP cioè la potenza generata e l’area più ristretta possibile che può essere “colpita” dalle onde radio, la densità che si può calcolare è di circa 0,09 Watt per metro quadro, mentre quella del sole è di circa 1350 Watt per metro quadro. Non è per parlarne male, ma l’autore del “Vangelo” del complotto di HAARP che si chiama come abbiamo visto, Nick Begich, si firma normalmente con il prefisso Dr, come Doctor.

 

NICK BEGICH - Dalla sua biografia si può apprendere che l’unico titolo di cui è stato insignito (honoris causa, quindi non ha sostenuto neanche un esame) è quello di Doctor of Medicine (Medicina Alternativa) dalla The Open International University for Complementary Medicines, Colombo, Sri Lanka, nel novembre del 1994. La stessa “Università” che ha dato un identico titolo a Domenico Scilipoti, che almeno ha conseguito anche una laurea vera, in Medicina e Chirurgia. Tuttavia il suo capolavoro riscuote una certa credibilità tra i lettori, perché riesce a mettere insieme una serie di dati apparentemente inoppugnabili e collegati tra di loro. Questo aspetto di per sé non è sufficiente, e chi ma un minimo di razionalità e di conoscenze tecniche se ne accorge immediatamente. D’altra parte si tratta di un fenomeno non nuovo, se pensiamo che ancora oggi c’è gente che crede che il contenuto del “Codice da Vinci” sia assolutamente vero, nonostante il suo autore avesse dichiarato che si tratta di un romanzo d’invenzione (le cui fonti, sovente spacciate come frutto della sua fantasia, sono state scopiazzate da materiale che circola da decenni). Il brevetto di Eastlund e il mistero che avvolge certe attività scientifiche sembrano i termini di un sillogismo la cui conseguenza logica sarebbe il complotto.

 

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LE BASI DELLA LOGICA – Passando oltre le più elementari basi della logica, l’abc della cultura scientifica e la consapevolezza dell’improbabilità degli asini che volano (tutte cose facilmente superabili da chiunque), resta la domanda: perché si crede al complotto? L’enciclopedia libera Wikipedia, nota per il fatto che ciascun lettore può collaborare e correggere gli errori dei testi, alla voce “Teoria del complotto”, dice testualmente: “In generale le teorie del complotto sfruttano l’ignoranza e la carenza di senso critico dei destinatari nonché l’oscurità dei fatti e delle relazioni tra di essi, pertanto tali teorie sono basate anche sull’impossibilità della verifica di tali avvenimenti. Gli autori delle varie teorie pro-cospirazione argomentano le loro asserzioni con argomenti che danno l’impressione di essere precisi, anche se essi spesso non si basano su fonti neutrali o su prove scientifiche dall’indubbia validità.”

 

 


 

 

TUTTO APPOSTO QUINDI?
VENDENDO QUESTO VIDEO DELLE PREOCUPPAZIONI RESTANO LECITE...

 

temporale (uragano?)
orizzontale creato da HAARP....