Ducati, sinonimo di motocicletta italiana, e che moto!
Non tutti conoscono però, ovviamente tra i non adetti ai "lavori", che DUCATI fu un celeberrimo radioamatore, infatti divenne famoso per un esperimento di collegamento radio tra l’Italia e l’America con un’apparecchiatura a onde corte da lui ideata, parliamo degli anni 20.

Dal sito: www.ducati.com

I tre figli di Antonio Cavalieri Ducati, ingegnere industriale affermatosi alla fine del 19° secolo, sono i personaggi ai quali si deve la nascita dell’azienda Ducati. Antonio Cavalieri Ducati, originario di Comacchio, si trasferì a Bologna nella seconda metà dell’Ottocento, in piena rivoluzione industriale.
Nel 1924 Adriano Cavalieri Ducati, brillante studente di fisica, divenne famoso per essere riuscito a compiere un esperimento di collegamento radio tra l’Italia e l’America con un’apparecchiatura a onde corte da lui ideata. A Bologna si viveva un grande periodo di fermento, grazie anche alla nascita dell’emittente radiofonica italiana, ma soprattutto grazie alla popolarità di cui la città godeva per avere dato i natali a colui che di fatto aveva inventato la radio, Guglielmo Marconi.

Spinta dall’entusiasmo del successo dell’esperimento compiuto, la famiglia Ducati fondò il 4 luglio 1926 la Società Scientifica Radio Brevetti Ducati. La primissima sede era situata nel pieno centro di Bologna, in Via Collegio di Spagna 9, ma da lì a poco tempo la Società si trasferì nell’edificio di Viale Guidotti 51, poco fuori dal centro storico. Quello fu il primo grande stabilimento della Ducati, fino al 1 giugno 1935, quando fu effettuata la posa della prima pietra dell’ attuale stabilimento di Borgo Panigale.
La prima parte venne edificata tra il 1935 e il 1939. A capo della progettazione e direzione lavori c’era Bruno Ducati; Marcello Ducati, invece, coordinava il personale, mentre l’intera parte scientifica produttiva era gestita da Adriano Ducati. Dai condensatori, la produzione si allargò rapidamente alle apparecchiature radio e alle produzioni meccaniche di precisione favorendo l’aumento dei dipendenti al punto tale che la Ducati divenne la realtà industriale bolognese più importante degli anni ‘30. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale, lo stabilimento fu ulteriormente ampliato, fino ad accogliere oltre 5000 dipendenti. Il 12 ottobre 1944 la fabbrica venne pesantemente danneggiata da un bombardamento alleato e la produzione fu interrotta fino alla seconda metà del 1945.

I fratelli Ducati non si persero d’animo e già alla fine del 1945 l’azienda era stata parzialmente ricostruita, così da permettere, nel marzo 1946, l’iniziò della produzione del Cucciolo, il primo prodotto motociclistico realizzato a Borgo Panigale. Purtroppo, proprio a causa dei danni subiti durante la guerra, i fratelli Ducati non  riuscirono più a gestire in modo proficuo l’azienda, per cui, nel 1948, la proprietà fu ceduta alle partecipazioni statali. Adriano Cavalieri Ducati si trasferì in California, dove collaborò con Werner Von Braun alla realizzazione del programma spaziale che portò poi l’uomo sulla Luna nel 1969. Marcello Ducati, invece, creò una ditta a Milano, dedita alla produzione di cancelli automatici. Infine, Bruno Ducati, sempre a Milano, fondò una società che tutt’oggi si occupa di beni immobiliari.

Il 18 maggio 2001, all’età di 96 anni, è scomparso Bruno, l’ultimo in ordine di tempo, dei fratelli Ducati.

Adriano Cavalieri Ducati e ACD, correva l'anno 1924. La Ducati nasceva come società scientifica radio brevetti, poi in seguito diventò Ducati motor holding