Blackberry, smartphone, iPhone, sempre meno tascabili sempre più sofisticati, i telefonini hanno conquistato davvero il mondo e poco importa se gli scienziati continuano a chiedersi se facciano male o meno, continuamo a usarli come fossero parte indissolubile di noi, e adesso che attraverso il cellulare si naviga anche comodamente in internet, davvero ogni briglia al loro uso è stata sciolta.
E' proprio alla luce di questa tendenza inarrestabile che parte la "missione Cosmos", un maxi-studio per esplorare nel dettaglio l"universò dei cellulari e dei loro effetti sulla nostra salute. Annunciato in una conferenza stampa, Cosmos - Cohort Study on Mobile Communications - coinvolgerà 250.000 europei per 20-30 anni per stabilire in via definitiva se usare il telefonino sia pericoloso per la salute o meno.
Coordinato da Paul Elliott dell'Imperial College di Londra, lo studio sarà condotto in Gran Bretagna ma coinvolgerà anche persone in Svezia, Finlandia, Olanda e Danimarca e darà i suoi primissimi risultati in cinque anni. Si tratta di uno studio globale che vuole vedere a 360 gradi gli effetti della radiazione elettromagnetica su di noi per cui prenderà in esame anche l'uso di WIFI, cordless e telemonitor per i neonati.
Per la prima volta, ed è questa la grande differenza rispetto alle precedenti ricerche, si guarderà il comportamento delle persone coi telefonini in tempo reale e se ne esamineranno le eventuali conseguenze a lungo termine, non solo sul fronte tumori al cervello, bensì anche per malattie neurologiche come l'Alzheimer e anche per il cancro alla pelle, visto che oggi il telefonino è sempre più simile a un mini-computer su cui si digitano testi.
Oggi al mondo sono in uso 5 miliardi di telefonini, eppure la grande diatriba se i cellulari facciano o meno male alla salute sembra non avere tregua; studio dopo studio è stato detto più volte che i telefonini sono collegabili all'insorgenza di tumori al cervello e altrettante volte questo nesso cellulari-cancro è stato smentito.
L'ultima indagine, solo in ordine di tempo, sembra scagionare i cellulari, infatti l'incidenza dei tumori al cervello non è aumentata da quando i telefonini hanno invaso il mondo, è emerso pochi mesi fa da un grosso studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute da Isabelle Deltour dell'Istituto di Epidemiologia dei Tumori della Società Tumori danese a Copenhagen. Gli esperti hanno esaminato l'incidenza annuale di glioma e meningioma tra adulti di 20 anni e identificato 60.000 pazienti con diagnosi di tumore al cervello tra 1974 e 2003 ed èemerso che la frequenza dei tumori non è aumentata da quando impazza la telefonino-mania.
Il problema di questo e altri studi condotti finora con risultati opposti è che si tratta sempre di indagini retrospettive in cui si osservano pazienti con cancro e si cerca di vedere un nesso col loro precedente uso del telefonino. Però in questo modo non si tiene conto del fatto che spesso un tumore al cervello ha "tempi di incubazione" lunghissimi difficilmente collegabili cronologicamente a fattori ambientali precisi; inoltre che l'uso del telefonino è molto cambiato negli ultimi anni, di fatto in molti casi ha sostituito il telefono fisso di casa, si usa pure per internet. Cosmos prenderà in esame i telefonini osservando in tempo reale i partecipanti, vedendo modi e tempi dell'utilizzo e cercando collegamenti con molte malattie, per esempio l'Alzheimer, non solo con il tumore del cervello.
FOnte Ansa 23 aprile 2010