Mha, no comment...

 


 

I radioamatori indagati, tra i 40 e 50 anni, sono residenti in Riviera: a Imperia, Sanremo e nei comuni dell’Albenganese.

Radioamatori disturbavano altri radioamatori.

Vecchi dissapori con l’ Ari (Associazione radioamatori italiani) sarebbero alla base di un’azione di grave disturbo esercitata da altri radioamatori sulle onde dei canali Vhf.

L’attività illegale, scoperta dalla Polposte, è finita con undici denunce per associazione a delinquere finalizzata all’utilizzo illecito di bande della radiofrequenza dei vari ministeri. Uno dei denunciati, è stato anche arrestato, ma per aver dato in escandescenze alla vista della polizia postale. Decine di apparecchiature e due ponti radio sono finiti sotto sequestro.

Gli undici, secondo l’accusa si sarebbero tutti insinuati nelle frequenze radioamatoriali riservate, durante le operazioni per casi di emergenza e sicurezza: per l’esattezza un’esercitazione di protezione civile ed un rally.

I radioamatori indagati, tra i 40 e 50 anni, sono residenti in Riviera: a Imperia, Sanremo e nei comuni dell’Albenganese. È invece in carcere a Imperia, Massimiliano Beltrami, 42 anni, abitante nel dianese.

Assistito dall’avvocato Renato Giannelli questa mattina dovrà comparire davanti al giudice per la convalida della misura cautelare.L’arresto è stato eseguito perchè l’uomo, che già una decina di anni fa venne segnalato per l’impiego di apparecchiature radioamatoriali, avrebbe opposto resistenza agli uomini della Polposte che gli stavano notificando il provvedimento di sequestro ordinato dalla procura della Repubblica di Imperia. L’uomo sarebbe sbottato e avrebbe cercato di bloccare gli agenti che durante la perquisizione cercavano di porre sotto sequestro le radio rice-trasmittenti.

Le manette sarebbero state inevitabili, stando all’accusa , per contenere la rabbia. Probabilmente l’uomo, un artigiano, non voleva accettare un’altra contestazione dopo aver subito una denuncia (già contestatissima) anni or sono.

L’operazione, scattata l’altra mattina, è stata coordinata dal sostituto procuratore Maria Paola Marrali e seguita dalla “postale” imperiese al comando dell’ispettore capo, Ivan Bracco.

L’accusa esatta formulata nei riguardi di tutti è di utilizzo di frequenze radio riservate ai ministeri, illecito commesso in associazione tra loro.

«Venivano impiegati due ponti radio installati sulle alture nei pressi di Cervo e a Pietrabruna - ha spiegato il dirigente del compartimento di polizia Postale, Armando Puccinelli - Attraverso le antenne e grazie ai ponti avvenivano comunicazioni interne sulle frequenze riservate ai ministeri: in questo modo il risultato era di bloccare, o “guastare”, comunque di compromettere le trasmissioni della protezione civile».

I problemi erano stati segnalati proprio dai radioamatori dell’Ari, che sono parte attiva importante a Imperia durante le operazioni di emergenza. Nel corso di un’operazione di protezione civile avevano lamentato l’anno scorso i primi problemi, aggravatisi poi in seguito durante lo svolgimento di una gara automobilistica sui strada .

«Le indagini - ha fatto presente l’ispettore Bracco - sono durate 8 mesi e hanno impiegato uomini di Genova, Savona e Imperia. Nascono dai controlli periodici effettuati dagli operatori del ministero dello Sviluppo Economico e delle Telecomunicazioni di Genova a seguito delle segnalazioni. Con apparecchiature sofisticate abbiamo verificato l’uso delle frequenze non autorizzate».

In totale sono stati sequestrati 38 apparati ricetrasmittenti che potevano utilizzare tutte le frequenze, comprese quelle aeree e navali.

Sono stati anche posti sotto sequestro i due “ponti” piazzati sulle alture. Erano alimentati da impianti fotovoltaici.

Fonte: http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com

 


 

Sanremo: i radioamatori si dissociano dagli 11 denunciati

In merito ai 10 denunciati ed 1 arrestato frutto di un'operazione della Polizia Postale, è intervenuto il presidente dell'associazione radioamatori italiani sezione di Sanremo.

"Sono IW1PNJ Parente Martino, scrivo in merito alle notizie di oggi al riguardo di pesudo-radioamatori denunciati. Come sezione di Sanremo ci dissociamo da questi fatti criminosi da parte di persone che noi non consideriamo radioamatori ma solamente dei volgari utilizzatori di frequenze radio, dato la nostra appartenenza anche alla protezione civile".

Stefano Michero

Giovedì 26 Novembre 2009 ore 11:40