Bruttisimo evento, una volta ancora la natura ci ricorda quanto siamo fragili. Commovente e preziosa la mobilità in atto, varie le organizzazioni e le associazioni che si sono attivate o che si attiveranno a breve. Tra queste, visto il contesto, mi preme segnalare le attività che coinvolgono i radioamatori.


Radioamatori contro la psicosi «Tranquilli, non ci sono rischi»

Proprio la psicosi da terremoto sta impegnando in questo momento i volontari delle varie associazioni appena tornate dall'Aquila appositamente per tranquillizzare la popolazione reatina. «Siamo tornati dall'inferno – racconta Crescenzio Bastioni del Cer Centro Emergenza Radioamatori – Adesso siamo impegnati nel tranquillizzare i reatini e gli abitanti dei nostri paesi che confinano con l'Abruzzo. In molti hanno lasciato le proprie abitazioni, dormono per strada e chiedono alle loro amministrazioni comunali di allestire tende per accamparsi la notte, ma da non c'è alcun pericolo». Per tutta la notte i volontari del Cer, del Noe, Rieti 93, il gruppo di Cittaducale, saranno impegnati nell'arduo compito di ristabilire l'ordine. «Faremo una sorta di consulenza psicologica - continua Bastioni – visto che l'allarme scatenatosi in questi giorni non è dovuto proprio a nulla».

Fonte: il Tempo.it - 12 aprile 2009


 

 

Un ponte tra radioamatori per collegare le tendopoli  

I Radioamatori della sezione di Castellammare hanno dato voce agli sfollati
Hanno dato voce agli sfollati e sono diventati la bocca e le orecchie di chi nel terremoto di lunedì scorso ha perso tutto. I Radioamatori della sezione di Castellammare hanno realizzato i ponti radio per consentire le comunicazioni tra le tendopoli dei paesi colpiti dal sisma. Ogni tre giorni, e fino a quando ce ne sarà bisogno, sei persone continueranno ad alternarsi per consentire le trasmissioni radio. Spiega Leopoldo Davino radioamatore ed operatore del 118 di Castellammare: «Le nostre apparecchiature sono attrezzate per consentire le trasmissioni in tutte le frequenze». La loro base si trova a Poggio Picenze, è da quel campo che partono le comunicazioni con il centro di coordinamento della protezione civile e con le altre tendopoli.
Fonte: Il Mattino - 11 aprile 2009


 

Fonte: http://www.senzacolonne.it/ 

Fondamentale la presenza dei radioamatori su tutto il territorio italiano, che sia Brindisi, che sia la puglia, che sia l’Abruzzo ce lo racconta uno dei radioamatori brindisini che sa bene quale sia l’utilità di certi mezzi soprattutto in caso di catastrofi.
Antonio Cassano, 31enne e centralinista, è IZ7EBY. Nel 2001 parlava già sul Cb poi, incappando per caso su una frequenza radioamatoriale e ascoltando dei segnali in codice morse fu incuriosito a tal punto da volerci provare.
“Noi radioamatori ci mettiamo a disposizione in caso di soccorso radio per qualsiasi calamità, affiancando la protezione civile e i membri delle varie associazioni di volontariato.

“Ho preso contatti degli amici di frequenza di nome Alfredo De Cristofaro e Antonio Lattanzi, che mi hanno così raccontato: abbiamo avvertito la scossa alle 3 e 32 e tutti siamo scesi in strada nonostante fossimo lontani dall’epicentro. Ci siamo subito attivati abbiamo acceso le frequenze radio per sapere cosa fosse successo e nell’arco di qualche minuto si era già stabilito che l’epicentro era nei pressi de l’Aquila e quindi sono partite le operazioni di soccorso.
“In particolare dalla sezione Ari di Pescara è partita una radiomobile perché la prefettura di L’Aquila dove è installata la stazione radioamatoriale che coordina i soccorsi in caso si calamità naturali è venuta giù col terremoto.
“Così i radioamatori aquilani si sono resi subito operativi tramite dei ponti radio che hanno dalle parti del Gran Sasso e quindi hanno cercato di garantire le prime comunicazioni poi nel corso di qualche ora le comunicazioni sono state ripristinate sempre grazie ai radioamatori che si sono resi disponibili”.
Ora sono pronti a dare il cambio ai loro colleghi sul luogo del sisma e porteranno con loro tutta l’attrezzatura necessaria.
In caso di calamità come questa, le linee telefoniche sono sovraffollate, boccate, nulle. Internet non funziona, i ripetitori di telefonia mobile cadono, e i cellulari non hanno copertura, solo la radio, i radioamatori riescono in questi casi a coordinare le prime operazioni di soccorso. Basta una semplice batteria, un antenna che sanno fabbricarsi con del semplice filo elettrico ed il gioco è fatto, sono professionisti, sono eroi, grazie radioamatori.


Radio-News
VARESE-L'AQUILA
Allerta anche a Varese per il terremoto dell’Aquila
Notte di passione nella sede dell’Ari (i radioamatori varesini) e, in particolare, per il responsabile nazionale delle reti di comunicazione alternative Giannino Romeo. Ha infatti tenuto da Varese i collegamenti con le aree scosse da un terremoto di magnitudo 5.8, che ha colpito alle 3.32 l’Abruzzo, causando crolli di edifici e un numero ancora imprecisato di vittime. Scossa seguita da una seconda, di magnitudo 4,7. Nella nostra provincia i vigili del fuoco hanno già mobilitato la colonna mobile che è pronta a partire. Contatti fra le prefetture, stanno tenendo in allerta l’intera penisola. Ci sono del resto migliaia di sfollati e centinaia di edifici crollati o lesionati: si scava tra le macerie per liberare le persone rimaste intrappolate.

 
TERREMOTO,REGIONE: PARTITI AIUTI, DISPONIBILI 1.764 SACCHE SANGUE
by Omnimilano
Per l'emergenza Abruzzo Regione Lombardia ha messo a disposizione 1764 sacche di sangue. I dati sono già stati comunicati al Centro Nazionale Sangue. Altre 300 unità al giorno potrebbero rendersi disponibili già da domani, utilizzando e incrementando la raccolta quotidiana. Sono inoltre in viaggio verso L'Aquila, riferisce la Regione, venti mezzi, 120 uomini e tutto l'occorrente per assistere dal punto di vista logistico e sanitario 250 persone colpite dal terremoto. Fanno parte della prima colonna mobile della Regione Lombardia, gestita dalla Cri (Croce rossa italiana) e partita nel primo pomeriggio dal Centro polifunzionale di emergenza regionale di Legnano (Milano) per raggiungere il capoluogo abruzzese e prestare i primi soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma di questa notte: personale del 118, volontari di Anpas (Associazione nazionale pubblica assistenza), A2A , radioamatori, Ana (Associazione nazionale alpini), Comune di Milano e Parco del Ticino. Capo colonna, Massimo Ceriani della Regione Lombardia. Il presidente Roberto Formigoni, che già stamane aveva espresso cordoglio alle famiglie colpite, sottolinea l'importanza della "azione di solidarietà, pronta ed efficace, che Regione Lombardia è in grado di mettere in atto grazie allo spirito di iniziativa e alla disponibilità di tanti persone e gruppi organizzati provenienti da tutti i suoi territori, e grazie anche all'azione di coordinamento e di preparazione che la Regione stessa ha svolto costantemente nei confronti di queste realtà".

TRC Giornale.it
Anche il Comune di Civitavecchia partecipa alle operazioni di soccorso per il sisma verificatosi in Abruzzo questa notte. Un gruppo della Protezione Civile comunale partirà infatti nelle prossime ore alla volta del capoluogo abruzzese.
Il reparto sarà composto da nove uomini, equipaggiati con tre automezzi, una torre-faro, due tende pneumatiche da campo, un gruppo elettrogeno ed altre attrezzature. La partenza è prevista per questa notte: la colonna mobile in partenza sarà integrata dalla Protezione Civile di Santa Marinella e dall'Associazione Radioamatori Italiani di Civitavecchia. Una volta raggiunto il luogo del disastro, il gruppo coopererà ai soccorsi e al sostegno alla popolazione insieme alle delegazioni di volontari provenienti dalla Liguria.
L'inserimento della Prociv di Civitavecchia nelle operazioni di soccorso alla popolazione abruzzese è giunto dopo che il Comune di Civitavecchia ha dato la propria disponibilità al coordinamento nazionale. Questa mattina inoltre il Sindaco Gianni Moscherini aveva inviato telegrammi ai colleghi dei Comuni più colpiti dalla tragedia, nel quale trasmetteva la solidarietà della popolazione di Civitavecchia e offriva la disponibilità della città ad attivarsi per qualsiasi azione possa risultare utile alle comunità.
Si sta inoltre studiando l'eventualità di aprire un conto corrente di solidarietà per inviare aiuti alle zone colpite

Internet inadatta nelle catastrofi?
Pubblicato in ucHronia da Leo Sorge
Lunedì 6 Aprile 12:16
Terremoto vicino a l'Aquila, molto forte e avvertito anche a grande distanza. Si tratta di un evento del quale è difficile parlare su un blog di tecnologia. Su Google blog search il numero di post sale a vista d'occhio; sul "misuratore temi caldi" di Apcom il sisma, per molte ore notizia quasi unica, comincia a scemare.La prima segnalazione al grande pubblico è arrivata sul Televideo Rai (nutrito dall'Ansa), poi la notizia è stata rilanciata anche dall'Ansa gratuita online. Mediavideo dormiva.
I post dei blog, mischiati ad agenzie e giornali online, rimbalzano le notizie ufficiali e raramente danno informazioni o emozioni individuali. [Aggiunta successiva: nella notte Facebook e Twitter hanno pulsato, apparentemente per lo più da luoghi lontani dalla catastrofe]
I mezzi d'informazione tradizionale hanno battuto la blogosfera? E' possibile. La realtà è che la distruzione nei luoghi colpiti è stata tale da non suggerire a nessuno di aprire un computer per mettersi a bloggare. E migliaia di abitazioni sono state private della corrente a scopo precauzionale. In questi casi, il modello Internet non è adatto a comunicare.
In queste circostanze la migliore delle comunicazioni sembra essere quella dei dispositivi portateli alimentati a batteria e immediatamente attivi all'accensione. Una volta c'erano solo i radioamatori, oggi ci sono anche i telefonini, che in pochi grammi tascabili mandano messaggi, immagini, video. E la voce di ciascuna persona.