È suonata una campanella speciale venerdì 27 marzo, alle 15 all’I.S.I.S. di Gallarate. Non si è trattato del trillo che usualmente segna la fine delle lezioni ma del segnale delle frequenze radio che per dieci minuti hanno messo in contatto l’istituto con gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale in orbita in quel momento sopra l’Europa.
L’evento rientra nel progetto “Ariss” creato da radioamatori di tutto il mondo, che ha come obiettivo la divulgazione scientifica attorno alla sperimentazione delle onde radio, specificamente orientata a stimolare nei giovani studenti l’interesse per le materie scientifiche. “Ariss” ha già effettuato 417 collegamenti di questo tipo e quello di oggi è stato il 418.

 

 

L’esperimento è stato in realtà ancora più complicato del semplice collegamento con la stazione spaziale, per quanto semplice si possa definire un’operazione del genere: la scuola gallaratese è stata infatti un appoggio alla comunicazione partita dalla scuola di Mandello Del Lario che ha aderito al progetto. La zona dell’istituto, che si trova nel Lecchese, era però in una situazione inadatta a stabilire la comunicazione perché circondata dalle montagne, da qui la necessità di appoggiarsi a Gallarate. È stato quindi una catena che, partita da Mandello del Lario, è passata dall’I.s.i.s. e si è diretta nello spazio mettendo in collegamento l’astronauta radioamatore Mike Finke e gli studenti che gli hanno chiesto alcune curiosità sulla vita nello spazio: Cosa fa un astronauta nel tempo libero? che temperatura c’è su una navetta spaziale? cosa si mangia? Sono state alcune delle domande che si sono riuscite a fare nel tempo di 10 minuti.

Per realizzare la conversazione interspaziale il gruppo di radioamatori capeggiati da Mauro Scandroglio e Antonio Esposito ha lavorato a lungo all’ultimo piano della scuola dove per diverse settimana si è trovato a stretto contatto con gli studenti che hanno dato il loro contributo costruendo alcune antenne per la trasmissione e progettando i software per i computer. Oggi finalmente i loro sforzi sono stati ripagati: per 10 minuti la scuola è diventata la base “Huston” del Gallaratese.

Fonte: http://www3.varesenews.it