Scoperto un pianeta simile alla terra: "è il pianeta 'gemello' piu' vicino alla terra, una sorta di cugino piu' anziano, osservato dal telescopio Keplero". A fare lo storico annuncio, John Grunsfeld della Nasa. La possibile 'nuova Terra' e' stata chiamata "Kepler 452B". "Gli anni su Kepler 452B sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra - ha spiegato Jon Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa - ed ha trascorso miliardi di anni intorno la zona 'abitabile' della sua stella. Il che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo punto, o potrebbe ospitarla ora" "Kepler 452B - hanno spiegato ancora gli esperti - ha un'eta' di 6 miliardi di anni e riceve il 10% in piu' di energia dalla sua stella rispetto alla Terra". La sua dimensione e' compatibile con quella della Terra - ossia una volta e mezza il nostro globo - ed il suo sistema solare anche.

terra battiston

Nasa: la 'nuova terra' non è sola, possibili altri 11 pianeti simili
Sono in tutto una dozzina i pianeti simili alla Terra come il 'Kepler 452 B' quelli scoperti finora dal telescopio Kepler insieme all'analisi dei laboratori a terra della Nasa. "Sono pianeti candidati simili", hanno spiegato gli esperti della Nasa. Dodici - specifica una nota - hanno diametri più grandi di una-due volte la Terra e orbitano attorno alle loro stelle, simili al sole, nella zona abitabile. Nove di questi hanno hanno stelle simili in dimensione e temperatura al nostro sole. L'habitat potrebbe in teoria ospitare acqua e quindi la vita. Un nuovo telescopio che seguirà le orme del lavoro fatto da Kepler - ora quasi in pensione dopo i problemi del 2013 - verrà lanciato nel 2017.

 

Battiston (Asi), è il primo 'vero gemello' della Terra 
Kepler 452B ''è il primo pianeta 'vero gemello' della Terra scoperto finora poichè, rispetto agli altri pianeti 'simili' già individuati, ha caratteristiche molto più vicine e assimilabili''. Ad affermarlo, in un'intervista all'ANSA, è il presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi), Roberto Battiston, che però precisa come nell'universo siano verosimilmente migliaia i pianeti 'gemelli' al nostro non ancora identificati. ''Sono ormai molti anni che sia telescopi da terra che dallo spazio raccolgono informazioni su pianeti che appartengono ad altre stelle. Lo stesso telescopio Kepler, che ha scoperto Kepler 452B - spiega Battiston - ha osservato circa 3000 pianeti 'candidati', ma di questi, quelli più vicini a noi per caratteristiche sono molto pochi''. Da qui l'importanza della scoperta annunciata oggi dalla Nasa, poichè Kepler 452B sembra abbia appunto molte più similitudini con la Terra di quanto sia stato finora osservato per altri pianeti definiti 'simili': ''Innanzitutto - sottolinea il presidente Asi - la stella cui gira intorno ha grosso modo le dimensioni del nostro Sole ma è più vecchia, ha cioè circa 6 miliardi di anni contro i 4 miliardi del Sole; inoltre, questo pianeta è grande all'incirca come la Terra e fa il giro intorno alla sua stella in un periodo pari ad un anno terrestre. Insomma, tutte queste caratteristiche - rileva - lo rendono il primo vero 'gemello' della Terra''. Una scoperta dunque rilevante, anche se ''tutto ciò non garantisce che su Kepler 452B vi possa essere vita. Tuttavia - precisa Battiston - le condizioni di similitudine che lo lasciano sospettare indubbiamente ci sono''. Una prospettiva affascinante, ma in questo campo, commenta, ''si entra però nelle riflessioni personali: sono convinto - dice - che nell'universo non ci sia nulla che sia accaduto una volta sola. Per questo penso che una forma di vita con proprietà chimiche simili alla nostra è possibile che si sia sviluppata. Ciò che è certo, è che questo pianeta è il più simile al nostro''. Quanto ai prossimi sviluppi della ricerca, Battiston rileva come l'obiettivo, con tecniche più avanzate di osservazione, sia di arrivare anche a ''studiare l'atmosfera dei vari pianeti. Possiamo però ipotizzare che di 'gemelli' della Terra ne esistono probabilmente migliaia, a fronte di miliardi di pianeti presenti''. 'Gemelli' che l'esplorazione spaziale del futuro, conclude il presidente dell'Asi, ''con tutta probabilità arriverà a rivelarci''.

 

Fonte: ANSA

 

 


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